Dieta per le transaminasi alte e la steatosi epatica

Dieta per le transaminasi alte e la steatosi epatica
Dieta per le transaminasi alte e la steatosi epatica

Eccoci al succo della questione, se sei qui è perché hai già letto la parte introduttiva, ora vuoi la tua dieta, la chiamo così ma in realtà mangi quanto vuoi, e come metterla in pratica.

Nel dettaglio vedremo:

  • Come l’insulina ti fa alzare le transaminasi e ti porta ad avere la steatosi epatica (fegato grasso)
  • Gli alimenti da evitare
  • Il killer del tuo fegato da evitare a partire da oggi
  • Un alimento miracoloso da prendere prima dei pasti che ti darà una grande mano
  • Un piano alimentare dettagliato con le giuste proporzioni

È ora di metterci al lavoro, sappiamo che la causa dei tuoi problemi al fegato è l’ insulina.

Con un po’ di attenzione stai per scoprire perché le tue transaminasi sono fuori controllo e perché il tuo fegato è ingrossato, e come riportarli alla normalità.

Fattori che determinano l’ eccesso di insulina nell’ organismo

Tutto parte dall’ accumulo del grasso nell’ organismo, un processo normale che ci serve per 2 scopi, per tenerci al caldo e come riserva di energia nel caso non avessi cibo a sufficienza.

Cioè metti da parte sotto forma di grasso e lo usi quando non assumi calorie a sufficienza, come accade nelle classiche diete ipocaloriche, se fai esercizio fisico oltre una certa soglia o ti ritrovi naufrago su di un isola deserta.

In realtà non accade proprio così, e il padre nel campo del metabolismo dei grassi, l’ isreliano Haim Ernst Wertheimer, lo mise nero su bianco nel 1948.

Haim Ernst Wertheimer
Haim Ernst Wertheimer, padre nel campo del metabolismo dei grassi

L’utilizzo e la deposizione dei grassi procedono continuamente, a prescindere dallo stato nutrizionale nell’ organismo, o mangi poco o tanto, i grassi vengono sempre utilizzati in modo significativo per produrre energia.

I nutrizionisti ti dicono che i carboidrati sono il carburante preferito dal nostro corpo, il che è sbagliato.

In realtà vengono utilizzati per prima semplicemente per tenere sotto controllo i livelli di zuccheri nel sangue, perché ne ingeriamo tanti.

Se mangi tanti zuccheri e carboidrati, non brucerai mai i grassi.

Quando l’ insulina entra nel meccanismo

Ed è qui che entra in gioco l’ insulina, essa svolge molti compiti nell’ organismo, ma il più importante è tenere sotto controllo lo zucchero nel sangue.

Prima ancora di mangiare, al solo pensiero del pasto, il tuo pancreas inizia a produrla, e quando inizi a mangiare il corpo verrà letteralmente inondato da quest’ormone.

L’ insulina facilita il passaggio del glucosio (zucchero, carboidrati) dal sangue alle cellule, che ne bruceranno una parte per produrre energia sul momento.

Una parte la immagazzineranno sotto forma di glicogeno nel fegato e il resto viene convertito in grasso andando nelle cellule adipose e nel fegato stesso, sempre dopo l’ imput dell’ insulina.

Quindi ti ritrovi con il fegato ingrossato per l’ eccesso di glicogeno (ecco le transaminasi alte), e se la quantità è ancora maggiore anche grasso.

Questo è il motivo per cui anche molte persone relativamente magre, o leggermente sovrappeso, hanno lo stesso le transaminasi alte.

L’ insulina è coinvolta direttamente nel metabolismo dei grassi, ecco perché i diabetici che assumono insulina tendono ad ingrassare nel tempo.

Più insulina uguale fegato ingrossato e transaminasi alte, e il suo livello è determinato dalla quantità e dalla qualità dei carboidrati che mangi.

Se non abbassi il livello di insulina non puoi bruciare i grassi nel fegato.

I colpevoli sono i carboidrati

Carboidrati
Carboidrati

Ma non basta parlare di carboidrati, non tutti sono uguali per la tua insulina, alcuni li tolleri bene, altri meno, e altri ancora sono molto dannosi.

Partiamo da un concetto semplicissimo che basterebbe per farti capire tutto.

L’uomo sulla terra è nato 4,5 milioni di anni fa circa, ci siamo evoluti in tempi lunghissimi, e il nostro regime alimentare in pratica è rimasto lo stesso per tutto questo tempo.

Si è cibato di cacciagione, bacche, radici e frutta, poi circa 10.000 anni fa è nata l’ agricoltura, e negli ultimi 100 anni è arrivato il benessere, o comunque la disponibilità di cibi a basso contenuto nutrizionale ma altamente calorici.

Noi in 100 anni di relativo benessere possiamo mai cambiare e far adattare il funzionamento della macchina umana al nostro volere?

Impossibile.

Più un cibo ha fatto parte nella dieta umana nel corso della sua evoluzione, più è probabile che faccia bene e non sia dannoso, perché ci siamo adattati ad esso meglio.

Più alcuni cibi sono nuovi, più è probabile che non abbiamo avuto il tempo di adattarci.

Perché alcuni hanno le transaminasi alte e altri no?

Domanda legittima.

Semplicemente è una questione di natura, di predisposizione genetica.

Non tutti i fumatori sviluppano il cancro ai polmoni, non tutte le persone diventano obese, è così anche per le transaminasi.

Su 12 persone della mia famiglia, in 3 abbiamo avuto questo problema (il 25%).

Più o meno mangiamo allo stesso modo, quindi la solita dieta mediterranea.

Pensa all’ insulina come ad un vigile urbano che dirige il traffico, quando arrivano le calorie le smista ad un incrocio, alcune le manda nei muscoli per essere subito utilizzate, altre le manda nel fegato come prima riserva e altre sotto forma di grassi nelle cellule adipose.

Quando il vigile inizia a sbagliare indicazioni a causa della congestione di carboidrati, non le smista bene, si iniziano a creare i primi ingorghi, e se nessuno prende la situazione in mano, si inizia a congestionare tutto.

L’insulina (il vigile) non ce la fa a ripulire in modo efficace lo zucchero dal sangue e il pancreas ne produce di più per compensare.

Questo porta ad un maggiore accumulo di glicoceno e di grassi e si crea un circolo vizioso.

Un circolo vizioso che si autoalimenta

Se funziona tutto nella norma, solo una minima delle calorie verrà immagazzinata nel fegato e nel tessuto adiposo.

La maggioranza verrà conservata per essere usata subito, sarai pieno di energia (ti capita anche di avere sonnolenza a volte vero?) e il tuo fegato sarà in piena salute.

Altrimenti il tuo organismo secerne più insulina, e più i tessuti ne sono inondati, più sviluppi la resistenza insulinica.

Tradotto che per svolgere lo stesso lavoro ce ne vuole sempre di più.

E più insulina vuol dire più calorie sotto forma di glicogeno e grasso nel fegato e nei tessuti, e quindi ti portano alla steatosi epatica e alle transaminasi fuori controllo.

E come conseguenza ci sono anche le malattie del benessere.

Insomma colpisci un problema e risolvi o previeni anche gli altri.

Gli alimenti più nocivi per le transaminasi e la steatosi epatica

Differenti tipi di zucchero
Differenti tipi di zucchero

Se tu sei predisposto ad avere le transaminasi alte e il fegato grasso è fuori dal tuo controllo, ma invece puoi controllarne il loro innesco, provocato dall’ assunzione dei carboidrati, dalla loro qualità e quantità.

Gli alimenti peggiori che ti fanno aumentare gli zuccheri nel sangue e di converso la secrezione d’ insulina sono i carboidrati super concentrati che digeriamo rapidamente, quindi vanno subito in circolo nel sangue, ma non solo, quindi:

  • Farine (pane, pasta e cereali)
  • Carboidrati liquidi (succhi, birra, bibite)
  • Amidi (patate, riso e mais)
  • Latticini e derivati

Questi alimenti fanno salire subito il glucosio nel sangue e fanno entrare in azione l’ insulina per abbassare la glicemia.

E guarda un po’ sono anche le calorie più economiche disponibili, ecco perché il problema colpisce tutti, paesi ricchi e poveri allo stesso modo.

Latticini e derivati sono un caso a parte, pur avendo in proporzione piccole quantità di lattosio (sempre di zucchero parliamo), provocano una risposta insulinica abnorme.

Il sospetto va sulle proteine del latte, ma di sicuro nella tua condizione non ti fanno bene e molto dipende dalle quantità.

Altri carboidrati

I carboidrati contenuti nelle verdure a foglia verde invece sono legati alle fibre, ci vuole più tempo per digerirli e quindi per arrivare il glucosio nel sangue.

Oltre al fatto che ne contengono molti di meno, ma ci sono alcune persone (poche) che hanno un ipersensibilità ai carboidrati che anche in misura così ridotta possono dargli problemi.

Ma questo lo vedremo dopo quando modulorerai l’ apporto di carboidrati in base a come ti senti.

Anche per la frutta è lo stesso, in quanto gli zuccheri che vi sono contenuti, il fruttosio, hanno si un alto indice glicemico, ma sono molto diluiti.

Quindi provocano una bassa risposta insulinica, a patto di non esagerare, come consigliano invece alcuni dietologi.

Il killer del tuo fegato

Sciroppo di mais
Sciroppo di mais, il peggiore alimento per il fegato

I peggiori per il tuo fegato sono in assoluto lo zucchero comune da tavola (saccarosio), ma il killer in assoluto è lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, un dolcificante liquido ottenuto dall’ amido di mais.

Lo sciroppo di mais è se possibile ancora più dannoso dello zucchero comune ben conosciuto.

In quanto non solo è una bomba calorica e per l’ indice glicemico, ma è subdolo, ed ha sostituito in massima parte il comune zucchero da tavola nell’ industria alimentare.

Quindi nelle bibite, yogurt, brioscine, merendine e quasi ogni altra cosa che viene venduta che contiene zuccheri aggiunti.

Ti frega ma non te ne accorgi.

Magari tu leggi un etichetta, leggi sciroppo di mais o un nome simile e ti tranquillizzi pensando che non stai mangiando tanti zuccheri, in realtà è molto peggio del comune zucchero, che già di per se è deleterio.

Lo sciroppo di mais e i suoi surrogati, è la peggiore cosa che puoi mangiare per il tuo fegato.

Il saccarosio, il comune zucchero da tavola, è fatto al 50% da fruttosio e al 50% da glucosio.

Lo sciroppo di mai siamo al 55 e 45, dipende dal tipo e dalla produzione a volte ma siamo indicativamente sempre su queste percentuali, quindi non cambia nulla.

Tutto a carico del fegato

Lo sciroppo di mais non solo a primo impatto desta meno sospetti.

Ma è peggiore perché il suo contenuto, maggiormente di fruttosio, viene metabolizzato esclusivamente dal fegato.

Solo il fegato ha gli enzimi necessari per metabolizzare il fruttosio, quindi essendocene in grandi quantità nello sciroppo di mais, ogni volta che lo mangi, stai caricando di un lavoro esagerato il tuo fegato.

Semplicemente non siamo predisposti per metabolizzare questa grande quantità di fruttosio, possiamo tollerarne bene pochi grammi al giorno.

Ecco perché non devi esagerare neanche tanto con la frutta, per lo meno inizialmente.

Sai come viene fatto il foie gras? Il fegato grasso delle antre.

Sovralimentandole con una miscela di mais per gli ultimi 15-20 giorni, se ancora avevi dubbi.

Ne sono pieni tanti alimenti

Fruttosio in alte concentrazioni
Fruttosio in alte concentrazioni

Ad esempio, una lattina di Coca da 33 cl contiene 35 grammi di zucchero, di cui la maggior parte fruttosio.

Sia che venga utilizzato zucchero comune o sciroppo di mais (dipende dal paese di produzione), si tratta di una quantità enorme di fruttosio, che grava tutta sul fegato.

Le cose non cambiano per gli altri alimenti, yogurt, merendine e quant’ altro, semplicemente hanno una quantità di fruttosio spropositato per le nostre capacità di metabolizzazione.

In poche parole tutti gli alimenti che hanno carboidrati, ne sono pieni zeppi in un modo o nell’ altro.

Questo ci porta, nello specifico il fruttosio, ad avere la steatosi epatica, anche in questo caso gli studi scientifici lo confermano, per approfondire la questione dal lato scientifico potete leggere questi articoli di peter mayes:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/8213607

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4151171

dove puoi documentarti su tutti gli altri problemi che arreca.

E del tutto possibile che se non mangiassimo mai questi zuccheri super concentrati e raffinati, in particolare il fruttosio, non avremmo mai le transaminasi alte e il fegato grasso.

Colpire con precisione

Il punto essenziale è che se hai questa predisposizione devi eliminare solo gli alimenti che provocano il problema.

Perché puoi anche dimagrire e avere i valori del fegato alto.

Gli alimenti responsabili del tuo danno epatico sono anche quelli che più desideri, e non è un caso.

Tu sei predisposto a preferire cibi che forniscono rapidamente energia alle cellule, cioè i carboidrati facilmente digeribili, e quando hai fame questo stimolo non solo aumenta ancora di più, ma te li farà diventare ancora più succulenti.

Come mangi adesso hai sempre fame, perché l’insulina devia gli alimenti dalla circolazione per prepararsi al cibo, e più ce n’è in circolo e più hai fame.

Una volta che sei resistente all’ insulina, avrai fame per tutta la giornata, fame di quei cibi più nocivi che la spingono ancora più in alto.

Gli zuccheri sono una vera e propria droga, perché attivano i centri della ricompensa presenti nel cervello che attivano anche le droghe e la nicotina, in modo abnorme.

Nestlé aggiunge zucchero negli alimenti per bambini
Nestlé aggiunge zucchero negli alimenti per bambini per renderli dipendendi

Pensaci, ci sarà un motivo se un ‘ azienda come la Nestlè aggiunge zucchero negli alimenti per bambini?

Loro sanno bene il perché, così bene che ci fanno miliardi.

Perché fino ad ora la tua dieta e ha fallito contro le transaminasi

Adesso lo sai, il problema sono i carboidrati, e le comuni diete limitando i grassi spingono ancora di più ad utilizzare gli zuccheri.

La soluzione sta nella dieta senza carboidrati, o comunque al limite a basso contenuto di carboidrati.

Ma non solo, deve rispettare le giuste proporzioni di grassi e proteine, altrimenti si creano degli squilibri nell’ organismo.

E se conosci qualcuno che afferma di aver ottenuto qualche risultato contro le transaminasi con le comuni diete a basso contenuto di grassi, sicuramente avrà limitato fortemente il consumo di carboidrati.

Al prezzo di avere disturbi e scompensi organici da non poter più proseguire con quel regime alimentare.

Il corpo è una macchina perfetta o quasi, e se non ti mantieni in determinate soglie, fai danni.

Niente di complicato, seguendo semplici regole di buon senso starai sempre entro determinati parametri nutrizionali, ma se fai come molti, che improvvisano, si hanno scompensi.

In alcuni casi (pochi), quando le transaminasi rientrano nella norma, è perché sono dovute all’ alcol, quindi si tratta di steatosi epatica alcolica.

In poche parole quando si ci mette a dieta ipocalorica, si tagliano invariabilmente tanti carboidrati, la base della nostra alimentazione, magari dolci e dolcetti, pasta e pane, alcol per l’ appunto, grassi di ogni tipo, e alcuni possono sperimentare qualche tipo di miglioramento.

Io voglio che i tuoi valori epatici siano perfetti, per sempre e senza limitarti nelle quantità del cibo.

Nella maggioranza dei casi non si ha nessun miglioramento o se c’è è minimo.

Il problema dei cibi light e a basso contenuto di grassi

A remarci contro sono anche le aziende alimentari.

Quando acquistate cibi light e a basso contenuto di grassi, li sostituiscono con i carboidrati, spesso fruttosio o sciroppo di mais, e li mangiamo pensando di fare bene, in realtà peggioriamo la situazione.

Il problema già sarebbe che tolgono i grassi, perché così facendo spingono l’organismo a consumare carboidrati, ma li addizionano con zucchero o sciroppo di mais.

Andando a peggiorare la situazione e affamandoti anche.

Quindi quando vai al supermercato, lascia sullo scaffale i cibi light, e dirigiti su quelli interi.

Il fallimento dei regimi alimentari nel risolvere questo problema dipende sempre dal fatto che limitano qualcosa di diverso dai cibi che ti fanno sballare i valori.

E quando in qualche modo limitano i carboidrati, non lo fanno nel modo giusto, solo da questo dipende.

Non colpiscono con precisione, ti affamano soltanto.

Non hai bisogno di mangiare poco, ma di rimodulare cosa mangi.

Una precisazione sulla frutta

La frutta fa bene vero? Certamente, ma anche in questo caso non bisogna esagerare, perché la frutta che compri oggi al supermercato non è quella che si raccoglie spontaneamente.

Prova a mangiare una fragolina di bosco o una mora che cresce spontaneamente, e confrontala con quelle che vendono al supermercato.

Noterai come la frutta che vai a comprare è molto più dolce e succosa, perché è stata selezionata per questo motivo.

E piena soprattutto fruttosio, il più nocivo per il fegato.

Non ci siamo evoluti per mangiarla in grandi quantità e soprattutto non nelle quantità moderne.

Il tuo regime alimentare deve essere fatto per la maggior parte da carne, grassi, pesce, proteine e un po’ di frutta.

Dubbi e obiezioni varie

Tanti grassi fanno male e portano a problemi cardiocircolatori

Dubbio classico, tanti grassi ti fanno male per il cuore e i vasi sanguigni, portano colesterolo e trigliceridi alti, con tutto cio che ne consegue.

Dopotutto, se i grassi nel sangue portano a tanti problemi sarebbe meglio limitarne il consumo?

Niente di più sbagliato, se hai capito quanto detto fino ad ora, non sono i grassi il tuo problema, sono i carboidrati che si trasformano in grassi, a causa dell’ eccesso di insulina.

Se togli i carboidrati diventerai una macchina brucia grassi, e avrai gli esami perfetti, quindi anche colesterolo e trigliceridi nella norma.

Spesso siccome si parla di grassi nel sangue si fa l’associazione con quelli che mangiamo e vengono sconsigliati, ma ora sai che i fatti dimostrano il contrario.

E poi c’è anche la falsa credenza che mangiando più grassi saturi aumentiamo il colesterolo LDL, quello cattivo per intenderci.

Vero è che esiste una correlazione tra obesità, aumento di colesterolo LDL e trigliceridi con le malattie cardiache, ma ciò è dovuto al consumo eccessivo di carboidrati, che provocano la resistenza all’ insulina.

In realtà i fatti dicono il contrario, se tutti mangiano carboidrati in abbondanza e pochi grassi, in particolare quelli saturi, ma le malattie cardiache sono così diffuse, qualcosa non torna.

L’importante, ma nel piano alimentare ci sono le giuste proporzioni, è che non aumenti i grassi senza togliere i carboidrati, devi seguire le giuste proporzioni.

Mangio quanto voglio e abbasso le transaminasi togliendo i carboidrati e aumentando i grassi, non può essere, c’è qualcosa che non mi convince.

Gran parte dell’ ostracismo verso le diete povere di carboidrati nasce dalle convinzioni che chi le sostiene stia ingannando i lettori.

Anche io prima di te pensavo che erano letteralmente stronzate, e come me tanti si sono ricreduti, semplicemente perché starai meglio.

Il problema non siamo noi, è la società che ci spinge a non ragionare ed a seguire regole condivise da tutti che fanno star male tutti.

Niente di più facile per te, vedi come ti senti dopo 1 o 2 giorno, guarda i tuoi esami del sangue adesso e guardali fra un mese dopo aver seguito i consigli che ti sto per dare, sono fatti incontestabili.

E ma così la dieta non è equilibrata

Come fanno ad essere equilibrati le diete comuni che ammettono una grande quantità di carboidrati ogni giorno se noi per milioni di anni ne abbiamo mangiato pochissimi e tra l’ altro a basso indice glicemico.

Anche su questa obiezione hai facilmente la controprova, nelle tue mani.

Se ti senti meglio limitando i carboidrati e aumentando i grassi, è un fatto che tu sentirai ogni giorno, che poi sarà supportato dagli esami medici.

Se i tuoi esami saranno nella norma, parlo di esami in generale perché non saranno solo le transaminasi a rientrare nel giusto range, sarà un fatto per te benefico, tangibile.

Magari il tuo medico non ci crederà che hai aumentato i grassi e tolto i carboidrati, ma tu sai perché stai meglio, e letteralmente te ne fregherai di tutto il resto.

Non solo, ma non soffrirai la fame, mangerai quanto e quando vuoi, ascolterai il tuo corpo, che altro potresti chiedere di più?

Per le vitamine e i minerali non ti perdi nulla, perchè stai togliendo alimenti che sono vuoti nutrizionalmente, tutti i carboidrati raffinati sono solo bombe caloriche, senza nessun nutriente.

Verdura e frutta le mangerai lo stesso, quindi anche da questo punto di vista non ti mancherà nulla

Sono i carboidrati a non essere essenziali nella dieta umana, non tutto il resto.

Semplicemente riporterai il tuo corpo a funzionare per come è progettato.

Tanti grassi, inuit e popoli cacciatori-raccoglitori

Popolazione Inuit
Popolazione Inuit

Anche i popoli cacciatori raccoglitori di oggi, che sono quelli più simili o uguali all’ uomo preistorico, non seguono una dieta con tanti carboidrati ma la maggior parte delle loro calorie è data dai grassi.

Sono in perfetta salute, allora perché per noi dovrebbe essere diverso?

I pochi carboidrati che mangiano sono a basso contenuto glicemico, come semi, noci, radici, frutta e parti di diverse piante.

E come iniziano a mangiare i nostri cibi, si ammalano come noi.

Un classico esempio ne sono gli inuit, la loro alimentazione era composta solo fa grassi e proteine.

Quando hanno introdotto i nostri alimenti, hanno iniziato ad avere tutte le problematiche di salute che abbiamo noi.

E quali sono gli alimenti classici della loro dieta?

Renne, foche, balene, orsi, trichechi, essendo sostanzialmente cacciatori, visto il clima che non consente nessun tipo di agricoltura.

E come loro, tutti i cacciatori-raccoglitori, mangiavano le parti più grasse dell’ animale.

Ma se è così semplice perché continuano a proporre diete con un alto consumo di carboidrati?

Domanda legittima, in parte hai capito che molte credenze si diffondono spontaneamente partendo spesso dagli addetti ai lavori, in primis molti medici, e poi diventano un pensiero comune accettato da tutti.

E poi ci sono interessi commerciali enormi dietro, le aziende alimentari fanno miliardi vendendo cibo spazzatura ben confezionato che a loro non costa nulla.

Ti vendono chili di zuccheri e te li fanno pagare a peso d’oro.

Una delle più grandi aziende di cioccolato al mondo, con prodotti diffusissimi, di cui probabilmente qualcuno di questi arraffi d’istinto quando ti trovi alla cassa di un supermercato, ha un prezzo medio al kilo di alcuni suoi prodotti di 55-60 Euro.

Stai pagando un prezzo spropositato per una cosa che in realtà a loro non costa nulla, basta vedere quanto costa un kilo di zucchero da tavola.

E le aziende farmaceutiche fanno la stessa cosa, hanno interesse a vendere i loro farmaci, per i trigliceridi, il colesterolo, l’insulina, e tutto il resto che una persona ammalata può aver bisogno.

Il loro business, il sistema è così, noi però abbiamo un grande potere, quello della scelta.

Se tutti starebbero bene solo seguendo una dieta a costo zero, dove farebbero i miliardi?

Tutte le diete falliscono e io non sono fatto per stare a dieta

Vero, se tutte le diete funzionassero allo stesso modo. Se ti dicessi di morire di fame tutto il giorno, inevitabilmente andresti incontro al fallimento.

Non ti adatteresti mai al deficit di calorie e prima o poi torneresti alle vecchie abitudini.

Ti ritroveresti sempre affamato, stanco, irritabile, e prima o poi cedi, ma seguendo i principi alimentari che ti do (ricordati che non è una dieta nel senso classico), la fame sarà un lontano ricordo.

Mangi quando ne senti il desiderio e senza pesare alcun alimento, fin quanto non ti senti soddisfatto.

Non devi neanche provare a limitare le quantità, non è così che funziona, devi fermarti perché sei soddisfatto e felice di quello che mangi, non perché te lo autoimponi.

Ho provato a ridurre i carboidrati o li ho tolti del tutto ma non sono riuscito a proseguirla

Il problema in questo caso è solo uno, le giuste proporzioni, se togli i carboidrati ma non sai quanti grassi e proteine mangiare si hanno inesorabilmente nell’ organismo degli scompensi, non puoi farlo a caso.

Ci sono dei range di proporzioni da rispettare, niente di complicato, ma devi sapere come farlo.

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